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Platone

Nato in una delle famiglie più potenti di Atene, Platone era destinato al lavoro politico-amministrativo, un'ambizione soffocata dalla profonda insoddisfazione per la disuguaglianza e la corruzione che osservava nei diversi governi della città: -secondo, il governo dei Trenta Dittatori (404-403 a.C.)   -poi una democrazia risorta, corrotta da atti ingiusti propri. La morte di Socrate ispirò il pensatore a incoraggiare una rinascita spirituale capace di condurre la società verso il bene attraverso la contemplazione filosofica. L'ingiustizia, secondo Platone, non è che un sintomo della divisione tra politica e saggezza, poiché non si può sperare negli ideali di giustizia se le persone al governo sono incompetenti.   Platone arriva alla conclusione che la filosofia deve iniziare con un cambiamento esistenziale e politico. -secondo, il governo dei Trenta Dittatori (404-403 a.C.)   -poi una democrazia risorta, corrotta da atti ingiusti propri. Nato in una delle famiglie più potenti